Hegel, la Destra e la Sinistra, storia di incomprensioni e confusioni

Hegel, la Destra e la Sinistra, storia di incomprensioni e confusioni

Nascita di una convenzione: incomprensioni e convenienze.

Su una cosa penso che nessuno abbia ad obiettare: per discorrere su qualcosa occorre conoscere.

Stiamo vivendo un periodo storico, però, in cui, complici i social, produce un proliferare di opinioni semplicistiche e deduzioni formulate di “pancia” più che di cervello.

Parallelamente assistiamo ad una decadenza di alcune convenzioni, come ad esempio in Politica i concetti di Destra e di Sinistra, proprio per la confusione creata dal conoscere poco approfonditamente.

In realtà non sono le convenzioni a cambiare, ma il loro modo di essere intese in virtù di una corta veduta. Per cui appaiono di destra alcune accezioni o di sinistra altre, solo perché hanno contenuti molto relativi sia di destra che di sinistra.

Indaghiamo quindi circa l’origine di queste etichette.

Destra e Sinistra nascono dalla disposizione assunta dai parlamentari francesi nel consesso popolare della Restaurazione. I Conservatori occupavano l’ala destra delle tribune, mentre i Progressisti quella sinistra. Una disposizione che venne assunta anche dal Parlamento germanico dell’epoca.

Si badi bene che il termine Conservatore non era attribuito a chi volesse ritornare al passato, né quello di Progressista a chi volesse cambiare tutto. Erano vere etichette che si appiccicarono sui due diversi schieramenti che per molti versi si toccavano. Le opinioni divergevano su alcune forme con cui affrontare i problemi. I primi erano più prudenti e i secondi più arditi. E le decisioni erano spesso prese mediando tra le due posizioni.

Chi determinò involontariamente un’evoluzione nei concetti di Destra e Sinistra e varò una deriva che giunge fino ai nostri giorni, fu il pensiero filosofico di Georg Wilhelm Friedrich Hegel.

Il sistema

Il filosofo tedesco elaborò un sistema che spiegava secondo il proprio ragionamento, tutto lo svolgimento storico degli eventi e la natura di tutte le cose.

Partì da un principio che si mise in contrapposizione al criticismo kantiano: La realtà diviene una forma di pensiero. Il mondo è come noi lo vediamo e la ragione umana assurge ad assoluto.

L’evoluzione delle cose e della storia avviene per Hegel attraverso tre fasi: Tesi, Antitesi e Sintesi. L’origine è la Tesi, si deve poi passare dal suo contrario (Antitesi), affinché si possa raggiungere nella Sintesi l’affermazione della Tesi.

Questo costrutto pare sulle prime cervellotico, ma si può spiegare con esempio. Prendiamo il concetto di Bene. Per raggiungerlo occorre passare attraverso una fase di suo contrario (il Male), per capire quanto il Bene sia necessario e positivo.

In un sistema così critico Hegel riteneva necessari alcuni elementi che mitigassero e facessero da binari conduttori. Li individuò in Arte, Filosofia e Religione. Attenzione: riguardo alla Religione, Hegel non diceva che bisognasse seguirla bensì “utilizzarla”.

I seguaci e la spaccatura

Alla morte di Hegel i suoi seguaci si spaccarono in due tronconi: Destra e Sinistra. I primi erano i discepoli più vecchi, che volevano conservare il sentiero tracciato dal maestro. I secondi erano i più giovani o coloro che avevano abbracciato l’Idealismo hegeliano da poco, i quali apportarono alcune modifiche che lo stravolsero nella sostanza.

La sinistra hegeliana rigettò l’apporto della Religione quale elemento regolatore, probabilmente perché rendeva inapplicabile il sistema all’idea politica che gli stessi si erano formati. Facevano parte di questo gruppo infatti Feuerbach e Marx.

Questi filosofi ritennero che nel caso della Pace (Tesi), fosse giustificata la Guerra (Antitesi) per l’affermazione della prima (Sintesi). Rendendo in questo modo utilizzabile l’idea della Rivoluzione, della Lotta Armata e di Classe. Un’idea che era incompatibile con la funzione regolatrice della Religione.

La spaccatura fu così traumatica da influenzare gli schieramenti politici successivi fino ai nostri giorni.

È evidente che questi parametri, nati da un ceppo comune, non potevano né dovevano essere così determinanti da creare due distinte correnti di pensiero così lontane. Avvenne così perché alle rispettive ideologie furono aggiunte accezioni che avevano poca sostanza  filosofica.

La successiva evoluzione del pensiero di Destra e di Sinistra si è poi definitivamente allontanato in entrambi i casi dalla Filosofia, per assumere il significato politico che ha oggi. E che sta entrando in crisi per confusione.

 

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